Per le imprese esportatrici è tempo di controllo risultati

L'accresciuta variabilità dei mercati internazionali aumenta l'utilità di misurare le performance con tecniche di benchmarking: l'esempio d'uso dei dati di commercio estero

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Management Metodologia 8. Controllo Risultati

Dopo un 2020 che in molti settori ha rappresentato la “tempesta perfetta”, con effetti particolarmente repentini sull'ambiente competitivo di riferimento, per le imprese che operano sui mercati internazionali ha acquistato ancora più importanza una corretta valutazione dei risultati conseguiti.

Per le aziende esportatrici, il benchmarking dei propri risultati permette di valutare correttamente le proprie performance in una fase storica turbolenta

L’eccezionale variabilità del quadro di domanda che la pandemia ha generato richiede, infatti, un rafforzamento degli strumenti con cui una impresa operante sui mercati esteri traguarda i propri risultati.
In modo particolare, in presenza di un ambiente poco noto (soprattutto per una Piccola Media Impresa) e con aumentata variabilità (come nel caso dei mercati esteri, soprattutto in questa fase), l'obiettivo di valutare i propri risultati rispetto ad un dato mercato non dovrebbe essere formulato in termini di fatturato raggiunto bensì, più correttamente, in termini di una migliore performance rispetto alla dinamica complessiva del mercato, o rispetto a quella di gruppi di concorrenti con cui l'impresa si confronta.

La tecnica di confrontare i risultati aziendali con un benchmark (il più appropriato possibile a rappresentare gli "effetti esterni") è una tecnica consolidata e particolarmente efficace. Tutto sta nel trovare dei benchmark in grado di misurare tempestivamente l’evoluzione dell’ambiente competitivo in cui l’impresa opera.
In soccorso a tale obiettivo intervengono i dati secondari1. Tradizionalmente i dati di bilancio costituiscono una utile fonte di dati secondari per fare benchmarking dei propri risultati aziendali, ma la loro disponibilità è – soprattutto in questa fase storica – troppo posticipata per ottenere un beneficio tempestivo.

L'utilizzo dei dati di commercio estero per controllare i propri risultati di vendita e posizionamento di prezzo

Possono costituire, invece, dei benchmark particolarmente tempestivi i dati di commercio estero. La loro disponibilità è garantita da un sistema armonizzato di raccolta di queste informazioni da parte degli uffici di statistica nazionale, che mensilmente pubblicano i dati secondo una classificazione standard a livello merceologico e paese.
La tempestività di queste informazioni è particolarmente elevata, con un ritardo che per i paesi dell’Unione Europea è di sole 6 settimane dall’evento. Lo sviluppo di tecniche statistiche di now-casting possono permettere di “abbattere” anche tale ritardo, consentendo di avere serie storiche attualizzate al periodo corrente2.
La presenza di una doppia dichiarazione per un medesimo flusso3 consente, inoltre, – tramite la tecnica di data mining denominata mirror – di stimare i flussi mancanti utilizzando la dichiarazione del paese partner del flusso, così da poter disporre di un set informativo particolarmente ampio e aggiornato.
Non da ultimo, per ogni codice prodotto sono disponibili il paese di destinazione (o di origine) della merce, l'importo totale in valore delle vendite (o degli acquisti), il loro peso e la quantità espressa in una unità di misura appropriata per il prodotto (metri, litri, unità, ecc.). In altre parole, è possibile sapere, ad esempio, il valore delle vendite in un determinato mese di un dato prodotto da parte di un particolare paese esportatore in un determinato mercato, le quantità a queste corrispondenti e il loro prezzo unitario.

Tutto questo si traduce nella possibilità di avere dei benchmark sistematicamente aggiornati con cui una azienda esportatrice può valutare a livello di singolo mercato e prodotto elementare (o gruppo di prodotti):

  • la quota di mercato e l’andamento delle proprie vendite rispetto al totale concorrenti e/o a specifici gruppi di concorrenti (raggruppati per paese);
  • il posizionamento di prezzo e la sua evoluzione nel tempo rispetto al totale concorrenti e/o a specifici gruppi di concorrenti (raggruppati per paese).

L'area tematica Controllo Risultati del catalogo Export Best Practice contiene una serie di servizi per il controllo risultati che sfruttano l'utilità in chiave di benchmarking dei dati di commercio estero.


1. Si veda in merito l'articolo "Strategia e dati secondari accompagnano l’impresa da export passivo a export attivo".
2. Al fine di consentire di monitorare anche i fatti più recenti, nel Sistema Informativo ExportPlanning, banca dati di riferimento del servizio Export Best Practice, è disponibile una pre-stima del trimestre più recente, mediante l'adozione di tecniche di now-casting.
3. Ciascun flusso di commercio estero è dichiarato due volte: dal paese esportatore e dal paese importatore. La doppia dichiarazione, se opportunamente utilizzata, consente di aumentare in modo significativo l'affidabilità delle misure relative ai vari fenomeni.