È in corso di svolgimento l’Expo Dubai 2020, rinviato a causa della pandemia da Covid-19; l'evento si concluderà a fine marzo 2022. Tra i vari padiglioni appartenenti alle nazioni espositrici, quello del Giappone è tra quelli di maggior successo; "Where the ideas meet" il suo tema. Il progetto, a cura di Yuko Nagayama & Associates, utilizza l’architettura per sottolineare le affinità culturali tra Giappone e Medio Oriente. Il reticolo della facciata in 3D, infatti, vuole mettere in evidenza i punti di contatto della tradizione giapponese e araba.
Il Giappone riveste, d'altronde, un ruolo importantissimo in questa Expo: sarà il prossimo paese ospitante l’Expo nel 2025. Proprio a proposito del recente successo a Dubai e, soprattutto, in vista dell’evento del 2025, è importante valutare sin da ora le opportunità e l’accessibilità di questo Paese per le nostre imprese.
Giappone e Unione Europea: partner dal 2019
L’accordo di partenariato economico tra UE e Giappone è relativamente recente: è entrato in vigore il 1° febbraio 2019. Le imprese dell'UE esportano già in Giappone beni per oltre 57 miliardi di euro (fonte: ExportPlanning) e servizi per 28 miliardi di euro. L'accordo riduce gli ostacoli agli scambi che le imprese europee incontrano quando esportano in Giappone, e le aiuta a competere meglio sul mercato.
Il Giappone è il terzo mercato extra-europeo per le esportazioni agroalimentari delle imprese UE. L'accesso al mercato, grazie al presente accordo, si semplifica per molti di questi prodotti, tra i quali:
- vino;
- bevande alcoliche e birre;
- prodotti a base di carne;
- prodotti lattiero-caseari.
Ma andiamo a vedere quali possono essere i vantaggi per le nostre imprese. L’accordo:
- elimina le barriere doganali tariffarie e altre barriere commerciali e semplifica l'importazione e l'esportazione da parte delle imprese di entrambe le parti;
- garantisce l'apertura dei mercati dei servizi, specialmente quelli finanziari, delle telecomunicazioni e della viabilità;
- garantisce un trattamento egualitario delle imprese dell'UE che operano nel settore degli appalti pubblici;
- valorizza la tutela dei diritti di proprietà intellettuale in Giappone e la tutela dei prodotti agricoli dell’Unione di alta qualità, le cosiddette indicazioni geografiche (IG);
- consente alle aziende di entrambe le parti di risparmiare diverse quantità di denaro e di tempo nelle negoziazioni di beni a livello bilaterale;
- prevede una maggiore tutela delle piccole imprese che sono svantaggiate in modo sproporzionato dagli ostacoli al mercato.
Le PMI sono attori privilegiati nell'accordo di libero scambio
L'accordo commerciale UE-Giappone prevede un capitolo dedicato alle PMI, in cui si specifica che le parti mettono a disposizione informazioni sull'accesso ai propri mercati.
Al seguente link è possibile consultare le autorità in merito a questioni commerciali specifiche e una banca dati divisa per codice tariffario doganale al fine di ottenere informazioni sull’accesso al mercato giapponese.
Inoltre, poiché un canale di distribuzione pratico è fondamentale per l’esportazione di prodotti verso gli scaffali giapponesi e i rivenditori al dettaglio, al fine di garantire la sicurezza dei distributori nazionali e locali giapponesi, in particolare per superare gli ostacoli linguistici, tecnici e logistici al commercio, l'Organizzazione per le importazioni e la promozione interna (Mipro) e il Centro per la cooperazione industriale UE-Giappone rappresentano un buon punto di contatto per tutti i produttori dell'UE.
Anche l'Organizzazione giapponese per il commercio estero (Japan External Trade Organization — JETRO) dispone di una
piattaforma di incontro tra imprese internazionali, in cui i venditori e gli acquirenti giapponesi ed esteri possono inviare avvisi.
Un ruolo fondamentale è inoltre rivestito dalle imprese commerciali. Esse svolgono un ruolo importante nella vendita di beni importati in Giappone, fungendo da collegamento tra produttori esteri e acquirenti giapponesi e viceversa.
Il ruolo delle imprese di negoziazione comprende, tra l'altro:
- individuazione della domanda;
- assistenza nelle trattative tra fabbricanti e acquirenti;
- completamento delle procedure di importazione/esportazione.
Le imprese di negoziazione possono fornire assistenza per individuare la domanda e/o i partner locali in Giappone e possono essere sia imprese commerciali generali, che trattano quasi tutto, sia imprese commerciali specializzate che trattano solo prodotti specifici (ad esempio prodotti siderurgici, prodotti alimentari, ecc.).
Informazioni sull'accessibilità del paese
Se da un lato, specialmente in questo periodo, il Giappone ci offre delle opportunità commerciali che vanno colte, dall’altro è facile comprendere come si tratti di un Paese dalle tante sfaccettature: occorre quindi essere preparati per poter accedere al suo mercato. È per questo motivo che un Report sull’Accessibilità del Paese, con le informazioni sugli accordi in essere, sui requisiti delle merci e sulla documentazione necessaria per esportare diventa essenziale per qualsiasi approccio.
Valeria Minasi, consulente export e collaboratrice M&T Italia, collabora con Export Best Practice in qualità di export strategist.
Specializzata soprattutto nel settore agroalimentare, si occupa di fornire alle imprese servizi di marketing internazionale, sviluppo commerciale, assistenza tecnica al commercio internazionale e Temporary Export Management.
All’interno del progetto ExportPlanning, è responsabile del team IMA Help Desk (International Market Accessibility), che si occupa di offrire un servizio di documentazione in materia di accessibilità del Paese e/o del Mercato prescelto, mediante report strutturati e assistenza specifica.