La nostra consulente Valeria Minasi ha recentemente avuto modo di analizzare i requisiti di accessibilità del mercato tedesco per un cliente nel settore agroalimentare. Di fatti, sebbene la Germania rientri nell’Unione Europea, è sempre bene controllare l’evoluzione delle normative del mercato di interesse relative ad alcune tematiche, tra cui quelle della gestione dei rifiuti. È così che ha avuto modo di addentrarsi nella nuova disciplina degli imballaggi prevista per la Germania.
Importanti aggiornamenti per tutti gli esportatori sul mercato tedesco
Dal 1° luglio scorso si è estesa la platea di imprese coinvolte nelle esportazioni verso la Germania che dovranno rispettare gli obblighi previsti dalla legge nazionale, alquanto severa, sui materiali di confezionamento – pena pesanti sanzioni monetarie (fino a 200mila euro) e il divieto di vendita.
La normativa tedesca sugli imballaggi (Verpackungsgesetz – VerpackG, del 5.7.2017) ha emendato il regolamento sul packaging (VerpackV) a gennaio 2019, con un nuovo aggiornamento datato al 3 luglio 2021.
Sia la legislazione tedesca inerente la raccolta e il riciclaggio degli scarti da imballaggio in Germania in vigore fino al 2018 (VerpackV), sia la nuova normativa (VerpackG), stabiliscono che sul mercato tedesco il produttore/distributore dei beni (sia per vendita all’ingrosso che per il retail) sia responsabile della corretta gestione dei rifiuti ed è, di conseguenza, tenuto a ritirare l’imballaggio con il quale il prodotto è venduto, senza alcun compenso, per portarlo nel punto di ritiro per lo smaltimento. Di solito è chi fabbrica il bene ad occuparsene, ma nel caso di operatori stranieri questo obbligo può trasferirsi direttamente sul produttore straniero o sull'importatore.
Secondo la nuova legge sul packaging e sullo smaltimento, tutti gli imballaggi che sono destinati al cliente finale (“Confezione di vendita”) devono avere una registrazione. Senza questa registrazione si è esclusi dalla distribuzione nel territorio tedesco.
Il nuovo ente centrale per la registrazione del packaging ("Zentrale Stelle Verpackungsregister" o "ZVSR") ha creato quindi il registro LUCID, con una versione completa anche in inglese (lucid.verpackungsregister.org), per tutte le categorie di operatori commerciali che, al di là delle dimensioni dell’attività commerciale, dovranno registrarsi inserendo i rispettivi prodotti imballati.
Il nuovo regolamento passo per passo
Ricapitolando:
- Ogni azienda che mette in circolazione imballaggi con obbligo di adesione ad un sistema di raccolta dovrà essere registrata sul sito LUCID per ottenere un numero di registrazione individuale temporaneo.
- Per permettere che la merce confezionata possa essere registrata su tale portale di raccolta come richiesto dalla legge, l’operatore deve stipulare un accordo con un gestore di un sistema di riciclaggio (sistema duale: l’imballo viene riciclato, dopo il suo primo uso, per un nuovo impiego).
- Nel passaggio finale, il produttore/distributore deve riportare le quantità dichiarate al sistema di recupero anche sul sito LUCID insieme alla conferma relativa del gestore del sistema.
I riscontri sul nuovo regolamento sono abbastanza positivi, visto che la nuova legge tedesca sugli imballaggi, garantendo più trasparenza, prevede un aumento delle adesioni.
Attenzione: senza un accordo con un sistema di raccolta, è impossibile la distribuzione di prodotti confezionati sul mercato tedesco! E senza la registrazione alla "ZSVR/LUCID" non si può aderire a un sistema di recupero e di conseguenza vendere prodotti imballati sul mercato tedesco.
Con l'entrata in vigore della nuova legge sul packaging (VerpackG) il 3 luglio 2021, le imprese che distribuiscono sul mercato tedesco prodotti destinati a consumatori finali e hanno l’obbligo di stringere un accordo con uno dei numerosi enti di recupero imballaggi presenti in Germania, e che non hanno una filiale tedesca, possono incaricare un operatore autorizzato e trasferire a tale rappresentante gli obblighi in capo al produttore.
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Le novità per i marketplace e le vendite online
Gli obblighi sono un aggiornamento e un ampliamento di quelli previsti da una legge già in vigore dal 2019, la “VerpackG”. Particolarmente interessato risulta il canale dei marketplace online, come Amazon, che hanno iniziato a richiedere ai propri produttori di mettersi in regola già dal 15 di giugno, pena il blocco delle vendite. Tale premura deriva dal rischio anche per i marketplace di incorrere in sanzioni.
Le confezioni di prodotti che sono venduti tramite marktetplace devono essere registrate sul LUCID e deve essere stipulato un contratto con un sistema di recupero se l'imballaggio finisce al consumatore finale privato. Anche i fornitori di servizi fulfillment devono assicurarsi che i loro clienti rispettino gli obblighi della legge sugli imballaggi.
Con la modifica della legge sugli imballaggi, le nuove modalità hanno applicazione dal 1° luglio 2022. Tutti i tipi di imballaggi che un'azienda immette sul mercato insieme alle sue merci devono essere stati segnalati nel registro degli imballaggi LUCID entro tale data. Ciò riguarda, in particolare, anche il packaging per il trasporto e gli imballaggi esterni, che solitamente non arrivano al cliente finale privato dopo l'uso. Ad ogni modo, questo può anche essere disciplinato in modo diverso nei contratti negoziati nell'area B2B (produttore-grossista).
In sintesi, solo un’attenta analisi del mercato target e una valutazione dei requisiti di accessibilità possono permettere agli esportatori di non correre rischi e non incorrere in sanzioni.