Gennaio è stato il mese nel quale il Governo di Dubai ha riesaminato la roadmap per l'attuazione della Dubai Economic Agenda D33. Obiettivo: realizzare la visione del ruler HH Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, e stabilire il modello economico di maggior successo al mondo.
Il budget stimato è di 8,7 trilioni di dollari nel prossimo decennio, con 10 transformational projects in diversi settori. Le principali ambizioni sono:
- promuovere il commercio globale e portare più investimenti diretti esteri (IDE) per circa 60 miliardi di dirham ogni anno;
- migliorare la posizione finanziaria di Dubai;
- incoraggiare la partecipazione dei giovani a nuovi settori economici.
“Nei prossimi dieci anni, tutti i settori, compresi quelli logistici, digitali, legali, finanziari e infrastrutturali, dovranno pensare in modo creativo. Oggi i nostri obiettivi sono molto più ambiziosi di prima”, ha dichiarato l’emiro di Dubai.
Attraverso nuovi metodi si punta ad una crescita economica sostenibile. Il piano prevede inoltre l'integrazione di 65.000 giovani emiratini nel mercato del lavoro e nel settore privato, l'assistenza a 30 startup nei settori emergenti, l'istituzione del Dubai Green and Sustainable Industry Plan e l'aumento dell'esportazione di prodotti ecologici.
È evidente che Dubai ha saputo costruire legami commerciali, attirando aziende straniere.
Nel 2022 l'economia di Dubai ha continuato la sua ripresa post-pandemia ed è cresciuta del 4,6%. Il suo piano per una crescita a lungo termine arriva mentre gli economisti prevedono una cupa prospettiva globale. Il Fondo monetario Internazionale prevede che quest'anno un terzo dell'economia mondiale sarà in recessione, con Stati Uniti, Europa e Cina in simultaneo rallentamento.
La città è la capitale del commercio della regione da più di un decennio, ma anche l’Arabia Saudita sta cercando di espandere il proprio ruolo di centro economico nell'ambito del piano di sviluppo Vision 2030 del principe ereditario Mohammed bin Salman, al quale dedicheremo un prossimo articolo.
Elena Azzoni, residente negli Emirati Arabi da 12 anni, ha fondato la T4B Advisory, società con la quale opera come consulente a supporto delle PMI interessate ad investire nei Paesi del Golfo. Partecipa al progetto Export Best Practice in qualità di partner territoriale estero per Emirati Arabi, Kuwait, Arabia Saudita, Qatar, Bahrain, Oman.
Nei prossimi articoli entrerà nel merito dei più ambiziosi e singolari progetti oggetto della Dubai Economic Agenda D33, partendo da un settore che raramente viene associato a queste terre desertiche: l’agricoltura, con le relative opportunità per le aziende italiane.