Le ragioni per cui gli investitori commerciali scelgono gli Stati Uniti sono molteplici: dall'ambiente degli affari, particolarmente favorevole, all’accesso a determinate tecnologie, dalla catena di approvvigionamento alle ottime infrastrutture e alla forza lavoro qualificata.
Al netto delle barriere burocratiche per penetrare gli USA – senza il lasciapassare FDA (Food and Drug Administration) non c’è prodotto estero che possa toccare il suolo americano ed essere commercializzato negli USA – l’apertura del Paese e l’attrattività di alcune industrie europee sono gli elementi che permettono alle imprese di tutti i Paesi e di tutti i settori di trovare il proprio posto sul mercato americano, e di prosperarvi.
Per abbattere qualsiasi tipo di barriera e avere maggiori probabilità di successo per le aziende italiane negli USA, la parola d’ordine è – come per altri mercati – conoscere a menadito il Paese.
Per le aziende italiane: opportunità nel mercato statunitense
Nonostante l’Europa possa essere considerata come un mercato unico in termini di normative e standardizzazione dei processi, tuttavia le differenze culturali, linguistiche, economiche di ciascun Paese non permettono, a livello di business, la facilità di espansione alla stregua degli USA.
A differenza degli USA, entrare in un Paese europeo – ad esempio Francia, Germania, Polonia, Olanda o Svezia – per le problematiche sopra menzionate non garantisce, infatti, l’accesso automatico al mercato unico.
Oggi gli Stati Uniti hanno il PIL più alto al mondo e rappresentano il più grande mercato di consumo, con un PIL di oltre 20.000 miliardi di dollari e 325 milioni di persone: la spesa delle famiglie è la più alta a livello mondiale, e rappresenta quasi un terzo del consumo globale delle famiglie.
Nella fig. 1 viene riportata la ripartizione del PIL con le stime realizzate dal FMI (Fondo Monetario Internazionale): come si evince dai dati, gli USA sono di gran lunga il Paese con il PIL più elevato al mondo.
Fig. 1: Ripartizione del PIL mondiale 2022
Fonte: Visual Capitalist.
È importante sottolineare che gli Stati Uniti e l'Unione Europea sono le due maggiori economie mondiali in termini nominali. Nel 2021, entrambe hanno condiviso rispettivamente il 42,4% e il 30,7% dell'intero PIL mondiale in termini nominali e a parità di potere d’acquisto.
Gli accordi di libero scambio con altri 20 Paesi, tra cui l’Italia, consentono un accesso più ampio a centinaia di milioni di consumatori americani. Nello specifico, i rapporti economici e commerciali rappresentano un pilastro nelle relazioni tra Italia e Stati Uniti: gli USA, per le aziende italiane, sono la prima destinazione dell’export extra EU, e la terza destinazione per l’export made in Italy nel suo complesso.
Come si può vedere nella tabella 2, le esportazioni italiane negli USA sono principalmente concentrate in alcuni settori principali: macchinari, prodotti per la persona, mezzi di trasporto, chimica e farmaceutica, agroalimentari e bevande.
Tab. 1: Export italiano verso gli USA
Lo scorso dicembre 2022, secondo gli ultimi dati Istat, le esportazioni italiane verso gli USA sono cresciute del 22,4% su base annua. Per l’Italia i settori trainanti con una crescita costante sono: meccanica, moda e accessori, agroalimentari e bevande.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti italiani negli USA, questi si concentrano per lo più nei settori di meccanica e mezzi di trasporto, arredamento ed edilizia, moda, servizi e agroalimentare.
Negli USA sono presenti oltre 1.200 aziende italiane, con forte prevalenza delle società commerciali, mentre i siti produttivi rappresentano una quota inferiore al 10% del totale.
Progetti di imprese estere: possibilità di finanziamenti negli USA
Gli Stati Uniti ospitano i mercati finanziari più sviluppati, liquidi, flessibili ed efficienti del mondo. L'accesso al capitale è un motivo importante per cui le imprese scelgono di investire nel mercato statunitense, dove una ampia gamma di fonti di finanziamento – dalle banche alle società di investimento, dai venture capitalist agli angel investor – consente l'innovazione e l'espansione delle imprese.
Fonti di capitale: accesso a molteplici opzioni, a breve e lungo termine
Le aziende che operano negli Stati Uniti – dai singoli imprenditori con un sogno, alle imprese consolidate che espandono la loro presenza fisica locale – hanno accesso a una ampia gamma di fonti di investimento a breve e lungo termine.
A differenza di molti altri mercati, negli Stati Uniti gli investitori di capitale non sono tipicamente coinvolti nella gestione quotidiana o nelle operazioni delle organizzazioni che finanziano.
Le fonti di finanziamento per le imprese che operano negli Stati Uniti comprendono: banche, private equity (PE) e venture capital (VC).
Anche i meccanismi alternativi di finanziamento del private equity – che si si tratti di grandi investimenti angel da parte di singoli o piccoli gruppi di investitori, oppure di piccoli investimenti crowdfunding – stanno suscitando un interesse crescente, soprattutto tra gli innovatori più piccoli.
SelectUSA agevola gli investimenti diretti delle aziende estere negli USA
Al fine di incentivare le aziende estere ad investire negli USA, gli Stati Uniti hanno introdotto SelectUSA Investment Summit, un programma governativo statunitense guidato dal Dipartimento del Commercio del paese, che si concentra sulla facilitazione degli investimenti alle imprese che creano posti di lavoro negli Stati Uniti. Dalla sua nascita, SelectUSA ha agevolato investimenti per oltre 146 miliardi di dollari, generando oltre 166.000 nuovi posti di lavoro negli USA.
Tutte le aziende italiane interessate ad investimenti diretti negli USA hanno bisogno di sapere che SelectUSA è l’evento di punta negli Stati Uniti per la promozione degli investimenti esteri diretti (Foreign Direct Investment). SelectUSA mette in contatto investitori, aziende, organizzazioni di sviluppo economico ed esperti del settore per cogliere tutte le opportunità disponibili, per realizzare operazioni di investimento attraverso gli investimenti statunitensi.
Il vertice sugli investimenti SelectUSA 2023 torna a National Harbor, Maryland, dall’1 al 4 maggio 2023. Questo evento permette di stabilire connessioni e opportunità di crescita negli USA: nello specifico, le aziende italiane possono entrare in contatto con fornitori di servizi che li accompagnino nell’espletare tutte le pratiche burocratiche, esperti del settore, start-up tecnologiche internazionali.
Inoltre, il summit consentirà alle aziende italiane di creare contatti con tanti attori del mercato dei 50 stati, relatori, funzionari governativi e altri ancora. È possibile partecipare anche a sessioni di lavoro per incontrare potenziali partner industriali e comprendere meglio tutti gli incentivi messi a disposizione dal governo statunitense.
A cura di Angelo Zilio, residente in Francia e fondatore di ZICG (Zilio International Consulting Group), società con sede in Florida (USA) che supporta le PMI nel penetrare i mercati esteri con qualsiasi forma di internazionalizzazione delle aziende, ad esempio Export, JV, Alleanze, Fusioni o apertura di filiali all’estero. Partecipa al progetto Export Best Practice in qualità di partner territoriale estero per la Francia, la Germania e gli USA. Nei prossimi articoli descriverà con maggior dettaglio le formule per entrare e avere successo negli USA.