Il commercio mondiale di macchine alimentari ha mostrato, nell’ultimo ventennio, un trend di progressiva crescita1. Dalla fine degli anni ‘90 ad oggi la domanda mondiale del settore è cresciuta ad un tasso medio annuo di oltre il 4.5%, superando i 30 miliardi di euro nel 2022.
A fronte di un bisogno alimentare che rimane inevitabilmente al centro della scena, il progresso tecnologico, la crescente sensibilizzazione sul tema della sicurezza alimentare e la richiesta di prodotti trasformati stanno spingendo le aziende del settore verso l’adozione di macchinari sempre più avanzati, e al passo con la tecnologia.
Il settore ha superato anche la frenata registrata con lo shock Covid, tornando a crescere nel 2021 e superando i livelli del 2019. Per il 2022 si stima un incremento della domanda mondiale di oltre il 18% nei valori in euro – incremento che scende al 9%, ma rimane ampiamente in territorio positivo, considerando i valori a prezzi costanti, ovvero depurati dalle dinamiche dell’inflazione.
L’Italia nella top 3 dei grandi esportatori
L’Italia rappresenta un player chiave nel settore delle macchine alimentari. Secondo gli ultimi dati ExportPlanning, nel 2022 il paese ha confermato il suo terzo posto tra i maggiori esportatori su scala mondiale (3.3 miliardi di euro), preceduto dalla Cina, che ha raggiunto quota 4.5 miliardi. In cima al ranking dei maggiori paesi esportatori troviamo invece il consolidato player tedesco: le esportazioni della Germania hanno raggiunto i 5.4 miliardi di euro nel 2022.
In questo contesto, la Cina si distingue per il suo elevato dinamismo: da un ruolo limitato sui mercati mondiali agli inizio del XXI secolo, nel 2010 ha superato il competitor statunitense, nonché l’Italia negli anni a seguire, aggiudicandosi il secondo posto nel ranking dei maggiori esportatori e aumentando notevolmente la propria quota di mercato.
Rispetto ai tre player occidentali, la Cina si differenzia, però, per il suo focus pressoché esclusivo sui prodotti di fascia bassa di prezzo, a fronte di una maggiore innovazione e attenzione alla qualità da parte di Germania, Italia e USA.
Focus Italia: Parma leader nel food machinery,
ma accusa difficoltà nel mantenere il passo
Guardando più da vicino al caso italiano, la provincia di Parma si distingue come leader nel settore dei macchinari alimentari, vantando esportazioni per oltre 400 milioni di euro nel 2022. Ciononostante, confrontando le esportazioni di Parma rispetto al trend italiano nel suo complesso, emerge con chiarezza come la provincia stia accusando, negli ultimi anni, alcune difficoltà.
Come si nota dal grafico, è dal 2016 che si nota una biforcazione tra l’export di Parma e quello complessivo dell’industria italiana: nel primo caso emerge un trend di rallentamento e successiva stagnazione, a fronte di una prosecuzione della crescita per l’Italia, fatte salve parziali frenate.
Il grafico di seguito riporta i 6 maggiori mercati verso cui si sono dirette le esportazioni di macchine alimentari della provincia di Parma nel 2022. Emerge con chiarezza il ruolo di traino del mercato americano che, dopo una frenata nel 2016, ha imboccato negli anni a seguire un trend di recupero. Al contrario, negli altri maggiori mercati di destinazione domina una generale stabilità o, in alcuni casi, una fase di calo: tra i maggiori mercati di destinazione per l’export di Parma, si segnalano le flessioni più significative per Spagna e Algeria, tra il 2015 e il 2022; in calo anche Turchia e India.
Poiché nel corrispondente periodo le importazioni complessive di quasi tutti i mercati analizzati sono risultate mediamente in crescita, fatto salvo il caso dell’import algerino, ne risulta una progressiva perdita di quote di mercato delle imprese di Parma su buona parte dei mercati esteri presidiati.
Il bando recentemente pubblicato dalla regione Emilia Romagna per supportare l'internazionalizzazione delle micro, piccole e medie imprese delle regione
può rappresentare un’occasione importante per le imprese che producono macchine alimentari a Parma - ma, più in generale, per il settore manifatturiero della regione - per rilanciare i propri percorsi di internazionalizzazione, individuando nuovi mercati e riformulando la propria strategia.
L'Associazione Export Strategist, che supporta il progetto Export Best Practice, affianca le imprese che vogliano partecipare a questo bando, fornendo la pre-analisi strategica richiesta in fase di compilazione della domanda.
Le possibili azioni per un rilancio
Le possibili iniziative volte a supportare l’internazionalizzazione delle PMI del comparto sono numerose. È ovviamente difficile fare un discorso generale, l’analisi dovrebbe essere più puntuale: parliamo di macchine per la panificazione o di filtri per liquidi alimentari? Parliamo di macchine per la lavorazione delle carni o di macchine per la preparazione del caffè?
Oltre a ciò, c’è poi un altro importante spartiacque che dobbiamo considerare: parliamo di macchine rivolte all’industria o macchine rivolte al mondo della ristorazione (il c.d. settore HORECA)? Sono due mondi con logiche completamente diverse, anche dal punto di vista commerciale.
Una volta definiti meglio i confini, è allora possibile approfondire l’analisi del commercio internazionale appena svolta, che rappresenta sempre un utile punto di partenza.
Accanto alle dinamiche di export/import che andremo a rilevare, è molto importante svolgere anche un’analisi dei concorrenti, soprattutto di quelli che hanno registrato le migliori performance. Dall’analisi fatta in precedenza, sembrerebbe che possa essere molto utile studiare le strategie dei concorrenti tedeschi della meccanica alimentare, che potremmo definire come i primi della classe. Analizzare i concorrenti significa andare a vedere su quali mercati sono presenti con filiali proprie e dove hanno invece dei distributori/agenti; capire dove hanno partecipato a fiere negli ultimi due anni, a quali prezzi vendono, su quali elementi di prodotto stanno facendo leva, come comunicano, ecc. L’analisi dei concorrenti è un esercizio che raramente viene svolto in modo strutturato e approfondito. Grazie ai contributi che il bando mette a disposizione, è possibile studiare anche questi aspetti.
Alcune tendenze di settore
Sono attualmente impegnato come TEM nel comparto delle macchine per la panificazione, rivolto al settore HORECA, e sto rilevando due aspetti – uno di prodotto e uno relativo al marketing:
- L’automazione è sempre più apprezzata: soprattutto dopo il Covid questo comparto ha vissuto un’importante emorragia di mano d’opera specializzata (cuochi, pizzaioli, pasticceri, ecc.) e chi deve gestire questi esercizi è alle prese con la ricerca di personale per nulla facile (soprattutto ora che sta per iniziare la stagione turistica). Macchine che siano in grado di svolgere processi in modo automatico e, ovviamente, mantenendo alti standard qualitativi del prodotto, sono molto apprezzate.
- Per quanto riguarda la comunicazione invece, oltre ai ben noti social, segnalo l’importanza degli influencer. Ne esistono in ogni ambito: pizzaioli, panettieri, pasticceri, enologi, ecc. Sono questi un ottimo canale per far conoscere e qualificare il prodotto. Soprattutto per i prodotti da poco presentati al mercato sono un acceleratore importante. Ovviamente, vanno ben pesati i costi relativi, anche se chiaramente ci sono influencer più o meno noti, e quindi con costi variegati.
Pier Paolo Galbusera supporta le piccole medie imprese come consulente e come temporary export manager, per avviare-ripensare i processi di internazionalizzazione. Partecipa al progetto Export Best Practice, promosso dall'Associazione Export Strategist. Conosce i mercati europei, nordamericani, del medio e dell’estremo oriente. Ha collaborato con più di 50 aziende dei più disparati settori e si caratterizza per un approccio molto pratico ed un linguaggio semplice.
1. Si veda l'analisi riportata nel magazine BPER Estero: Macchine alimentari: settore in espansione.