Nel 2022 le esportazioni emiliano-romagnole di vino e bevande hanno registrato un nuovo massimo assoluto, pari a circa 650 milioni di euro (+37.3% rispetto ai livelli pre-pandemici). Si tratta di una performance di crescita sensibilmente più accelerata della media dell’export italiano del settore, che nel periodo 2020-2022 ha messo a segno un aumento complessivo del +22.8% nei valori in euro.
E’ (come documenta il grafico qui sotto riportato) una evidenza interessante, in quanto segna una discontinuità rispetto al passato meno recente per l’export regionale.
Negli ultimi quindici anni, infatti, dopo la fase di crescita culminata nel 2013 (arrivando a toccare i 488 milioni), le esportazioni regionali di vino e bevande avevano evidenziato una fase di ripiegamento, prima, e di stabilizzazione, poi.
La performance esportativa emiliano-romagnola di vino e bevande registrata nel periodo 2020-2022 (+37.3%) risulta, inoltre, decisamente più favorevole di quelle di Veneto (+22.8%), Lombardia (+23%), Piemonte (+24.1%), Toscana (+24.3%), oltre che di Trentino-Alto Adige (+10.2%) e di tutte le principali regioni esportatrici dell’Italia centro-meridionale.
Solamente l’export del Friuli-Venezia-Giulia (trainato dalle vendite di Prosecco) ha saputo evidenziare una performance percentuale più accelerata (+51.2%), ma con un incremento in termini di valori assoluti decisamente più contenuto (+80 milioni di euro, contro i +175 milioni dell’Emilia Romagna).
Dall’inizio della pandemia ad oggi significativi incrementi dell’export di alcune province...
Reggio Emilia (con vendite estere in crescita di 70 milioni di euro nel periodo 2020-2022, pari al +83.2 per cento), Ravenna (+53 milioni di euro, pari al +47.8 per cento) e Rimini (+35 milioni di euro, pari al +62.5%) risultano le province emiliano-romagnole con i maggiori incrementi delle esportazioni di vino e bevande nel periodo 2020-2022. L’export bolognese del settore (al terzo posto nella graduatoria regionale 2022) si è invece caratterizzato nel periodo più recente per crescite decisamente più moderate (+8 milioni di euro nel periodo 2020-2022, pari al +8.4%).
Esportazioni delle province emiliano-romagnole di vino e bevande
|
Milioni di euro |
Variazioni 2022/2019 |
Provincia |
2019 |
2022 |
Delta (mln €) |
Var. % |
Ravenna |
110.4 |
163.2 |
+52.8 |
+47.8 |
Reggio Emilia |
84.0 |
153.9 |
+69.9 |
+83.2 |
Bologna |
94.5 |
102.4 |
+ 8.0 |
+ 8.4 |
Rimini |
56.6 |
91.9 |
+35.4 |
+62.5 |
Modena |
43.2 |
55.0 |
+11.8 |
+27.4 |
Forlì-Cesena |
50.3 |
48.1 |
- 2.3 |
- 4.5 |
Parma |
14.3 |
17.2 |
+ 2.8 |
+19.8 |
Piacenza |
17.4 |
14.3 |
- 3.1 |
-17.7 |
Ferrara |
0.4 |
0.5 |
+ 0.1 |
+24.8 |
Totale Emilia-Romagna |
471.0 |
646.5 |
+175.4 |
+37.2 |
.. grazie allo sviluppo non solo di mercati “vicini” (Regno Unito in primis), ma anche di destinazioni a lungo raggio (USA, Messico, Canada, Cina e Singapore su tutti)
Nel periodo dalla crisi pandemica ad oggi (fine 2022) i maggiori contributi alla crescita dell’export emiliano-romagnolo di vino e bevande sono provenuti, in primis, dal mercato britannico (con vendite regionali cresciute di circa 78 milioni di euro, quasi quadruplicando il loro valore)1.
Si segnalano, inoltre, i rilevanti progressi delle vendite regionali non solo verso mercati vicini, quali Francia, Romania, Russia e Polonia, ma anche verso destinazioni a lungo raggio, quali Stati Uniti, Messico, Cina, Canada e Singapore.
Ciò testimonia accresciute capacità competitive
delle imprese regionali del settore
Il vino in Emilia Romagna: una tradizione legata al territorio
L’Emilia-Romagna è famosa, anche all'estero per il suo paesaggio caratteristico, la grande tradizione culinaria e per i suoi vini come il Lambrusco, prodotto in queste terre grazie anche a una tradizione tramandata di generazione in generazione.
Il forte legame con il territorio e con la tradizione è un elemento chiave del buon andamento dell’export: in tutti i Paesi esteri si apprezza tutto ciò che è espressione della cultura, della tradizione, della buona cucina e del savoir vivre italiani. Tutti elementi che nei vini emiliano-romagnoli trovano piena espressione. Se il Lambrusco resta il vino più famoso, non dobbiamo dimenticare che la Regione è patria di grandi vini sia bianchi che rossi.
La Regione, divisa in 2 sub-regioni, l’ Emilia e la Romagna, presenta caratteristiche molto diverse e conta una varietà di paesaggi e di vitigni davvero considerevole. L’Emilia, territorio collinare, è la patria dei Lambruschi, vini frizzanti secchi o amabili che sposano a meraviglia con i piatti e i salumi della cucina emiliana. La Romagna, invece, è la terra dell’Albana, vino bianco da cui si ricava anche un eccellente passito, e del Sangiovese, vino rosso con diverse tipologie e strutture.
Tra i rossi, oltre ai già citati Lambrusco e Sangiovese troviamo il Gutturnio. Mentre, tra i vini bianchi, oltre all’Albana, ritroviamo il Pignoletto e l’Ortrugo. La Regione Emilia Romagna conta svariate DOC e 2 DOCG: la Colli Bolognesi Classico Pignoletto DOCG (Emiliana) e la Romagna Albana (Romagnola).
Tra le province emiliano-romagnole più performanti ritroviamo Ravenna e Rimini. In queste zone, oltre ai già citati Sangiovese e Albana, ritroviamo anche una grande produzione di Trebbiano, vino dalle rese molto elevate in termini di volume di produzione, e il Pagadebit, anch’esso caratterizzato da rese molto alte, tanto da dovere il suo nome al fatto che, in passato, si diceva che ripagasse il contadino dei debiti derivanti dalle annate sfortunate.
Vista la grande varietà è evidente come i mercati esteri, sebbene con caratteristiche ben diverse tra loro, abbiano mostrato interesse verso questa Regione e non approfittare di questa tendenza sarebbe un vero peccato.
Il Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI, Consorzi e aggregazioni di PMI - 2023: un’occasione per lo sviluppo delle imprese vinicole
Il Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI, Consorzi e aggregazioni di PMI - 2023 della Regione Emilia Romagna può essere un volàno per tutte quelle imprese che desiderano affacciarsi o sviluppare i mercati esteri con una chiara visione prospettica e un piano ben definito.
Vista l’elevata domanda dei mercati, così diversificata, diventa indispensabile ottenere un orientamento delineato sul profilo di ogni singola impresa. L’Associazione Export Strategist, che supporta il progetto Catalogo Export Best Practice, grazie ai suoi esperti nel settore e ai suoi Country Specialist nei principali mercati esteri, offre una pre-analisi per poter presentare una proposta chiara e ben strutturata.
Valeria Minasi è socia dell'Associazione Export Strategist e consulente per l'internazionalizzazione specializzata nel settore agroalimentare. Coordina il progetto associativo SUPPORTO AL BANDO 2023 REGIONE EMILIA ROMAGNA.
1. L’exploit di crescita dell'export regionale sul mercato britannico è ascrivibile alle vendite dalle province di Reggio Emilia (+58 milioni di euro nel periodo 2020-2022) e Ravenna (+37 mln €).