Il Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione delle PMI della Regione Emilia Romagna1, da poco pubblicato e le cui iscrizioni partiranno il 13 gennaio 2025, richiede che per ottenere il contributo a fondo perduto del 60% sia presentato un piano estero su massimo due mercati.
Inoltre, nell’assegnazione dei punteggi è concessa una premialità per i paesi extra UE.
Quali sono i mercati extra UE più interessanti
per le aziende emiliano romagnole ?
Non è necessario andare molto lontano, basta attraversare il Mediterraneo per arrivare in una delle aree con il maggiore tasso di crescita delle importazioni nel mondo: il cosiddetto MENA.
Questo acronimo sta per Middle East North Africa, che comprende una ventina di paesi, che vanno dal Marocco a Ovest fino all’Iran a Est, per scendere verso i Paesi del Golfo Persico.
Secondo i dati doganali ufficiali, elaborati da ExportPlanning, questi paesi arriveranno ad importare nel 2024 1.3 trilioni di €, con una crescita esponenziale di quasi il 60% negli ultimi 4 anni (dal 2012 al 2020 le importazioni oscillavano tra 800 a 900 milioni).
Sempre secondo le stime di Export Planning, nei prossimi 4 anni per i paesi MENA è prevista una crescita media delle importazioni a un tasso superiore al 7% medio annuo.
Anche i dati di export dall’Emilia Romagna verso l’area MENA sono perfettamente in linea con questo trend, come illustra la figura qui sotto riportata.
Nell'area Middle East spiccano per potenzialità
i mercati di Emirati Arabi e Arabia Saudita
Fra i paesi MENA ne spiccano due per dinamicità, prospettive di sviluppo futuro e, cosa non trascurabile, apprezzamento del Made in Italy: gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e l’Arabia Saudita.
Gli Emirati Arabi Uniti, con Dubai e Abu Dhabi come poli economici principali, sono un hub globale per il commercio e l’innovazione. Negli ultimi anni, l’Italia si è affermata come uno dei principali partner commerciali degli EAU, con esportazioni che sfioreranno gli 8 miliardi di euro nel 2024.
I settori del fashion, luxury, arredamento e costruzioni rappresentano i principali motori dell’export italiano verso gli EAU. I consumatori locali apprezzano la qualità e il design unici del Made in Italy, offrendo opportunità di mercato per gioielli, macchinari, articoli di moda e prodotti cosmetici.
L’Arabia Saudita è un mercato grande e in rapida evoluzione, sostenuto dal piano "Vision 2030", un ambizioso programma di riforme volto a diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dal petrolio.
Le importazioni dall’Italia si attesteranno nel 2024 intorno ai 5.6 miliardi di €, e le opportunità per le PMI italiane si concentrano in settori come le costruzioni, l’energia rinnovabile, il digitale e il turismo.
Grazie ai mega-progetti come Neom, una città futuristica, e agli investimenti infrastrutturali, trovano un terreno particolarmente fertile per crescere le imprese attive nei settori legati all’edilizia e alle infrastrutture. Infatti, macchinari, veicoli di trasporto e apparecchiature elettriche sono tra i principali prodotti esportati in Arabia Saudita dalle nostre aziende.
Conclusioni
Per concludere, Emirati Arabi e Arabia Saudita rappresentano una grande opportunità per le aziende italiane che vogliono crescere, e un ottimo target nello specifico per le aziende emiliane e romagnole che vogliono aderire al Bando citato all’inizio.
Attenzione però che, pur essendo paesi non molto lontani, il contesto economico, politico, fiscale e soprattutto culturale è molto diverso dal nostro: l’improvvisazione può riservare brutte sorprese.
Per evitarle sono necessarie due cose: un piano ben strutturato, come richiede il Bando, e soprattutto un supporto locale di esperti del mercato che conoscano lingua e cultura araba.
Queste sono entrambe condizioni che l’Associazione Export Strategist è in grado di fornire alle aziende che vogliono andare in EAU o in Arabia Saudita, e più in generale nei mercati MENA.
Se vuoi maggiori informazioni, e hai bisogno di supporto per aderire al Bando:
Pierantonio Gallu (pierantonio.gallu@channelmarketing.it), consulente e docente di marketing e strategie di internazionalizzazione, è Strategist dell'Associazione Export Strategist.
Dopo una lunga carriera manageriale ha fondato ChannelMarketing, una società di consulenza che supporta l’internazionalizzazione delle PMI utilizzando un metodo di proprietà denominato GOABROAD©.
1) Si veda la sezione apposita nel magazine di Associazione Export Strategist.